Il sonno della ragione genera mostri. E’ il nome di una famosissima incisione di Francisco Goya, che rappresenta ciò che accade quando la ragione dorme. E purtroppo la storia dell’umanità ha dato spesso conferma di quanto è rappresentato nell’opera dell’artista spagnolo.
Proprio per la forza delle sue parole, non è infrequente che il titolo di questa incisione venga parafrasato.
E’ il caso di chi, qualche giorno fa, sosteneva sul web che la mancanza di educazione sessuale genera mostri. E lo faceva citando recenti casi di pedopornografia o di revenge porn venuti alla ribalta delle cronache.

Faccio educazione affettiva e sessuale nelle scuole da anni.
Ho incontrato centinaia di ragazzi ed ho toccato con mano gli enormi danni che fa la pornografia. Ragazzi (soprattutto maschi, ma anche qualche ragazza) incapaci di vivere relazioni equilibrate, di non vedere tutto in funzione del sesso. Incapaci di attesa, di rispetto, per sè stessi prima che per gli altri. Incapaci di essere padroni di sè stessi, di essere liberi.
Ragazzi che non riescono a comprendere che, come mi disse un giorno una ragazza, “c’è più intimità in un momento passato assieme a fare qualcosa di bello piuttosto che in un rapporto sessuale con un semi-sconosciuto”.

Non è la mancanza di educazione sessuale a generare mostri. Almeno non dell’educazione sessuale come è intesa oggi dalla stragrande maggioranza degli “esperti” (concetto, a dire il vero, ribadito anche in alcuni passaggi dell’articolo che ho citato). Tante volte si tratta di indicazioni e suggerimenti per non avere figli indesiderati e per non incappare in malattie sessuali. Istruzioni per fare sesso sicuro. Lezioni per provare piacere più e meglio.
A parte il fatto che l’educazione è un’altra cosa, non è questo che cercano i ragazzi. Non è di struzioni per l’uso che hanno bisogno ma di qualcuno che li aiuti a comprendere che amore, sesso e vita sono legati tra loro a doppio filo. E di come la rottura di questo filo, quasi sempre, genera problemi.
Anzi, genera mostri.

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